Il “Metodo Preventivo Positivo”

 

   “Vi sono due sistemi, uno è chiamato sistema repressivo, l’altro è detto sistema preventivo. Il primo si prefigge di educare l’uomo con la forza, col reprimerlo o punirlo, quando ha violato la legge, quando ha commesso il delitto; il secondo cerca di educarlo con la dolcezza, e perciò lo aiuta soavemente ad osservare la legge medesima e gliene somministra i mezzi più acconci; ed è questo, appunto, in metodo in vigore tra noi”. Così diceva don Bosco al Ministro Rattazzi  illustrando i metodi pedagogici che vigevano nelle sue case e nei suoi oratori. (LEMOYNE G. B., Vita di S. Giovanni Bosco, SEI, Torino, 1983, Vol. I, pag. 482).   E se ci sforziamo appena un pochino di spogliare il linguaggio delle croste del tempo ci accorgiamo che l’invito è di una attualità sconcertante.

Quante e quante volte noi educatori ci siamo dati da fare per controllare, spiare, vedere se… Quante e quante volte, in ansia per timore che nostro figlio combinasse qualche guaio, non abbiamo dato la fiducia che pur meritava. E quante e quante volte infine ci siamo impegnati a castigare, punire, reprimere affinché la pianta non crescesse storta… perché ci hanno detto che la pianta va raddrizzarla finché è piccola. Perciò spesso, troppo spesso, ci impegniamo a educare con la forza, con le costrizioni, con i legacci costituiti dai divieti che poniamo. Ma così non dev’essere, perché una piantina ben collocata nel suo fertile terreno, cresciuta con dolcezza, aiutata amorevolmente a osservare le leggi della natura; una pianta alla quale somministriamo ogni giorno i mezzi più adatti al suo sviluppo, anche sorretta da opportuni tutori (destinati il più presto possibile a divenire inutili), questa pianta cresce ben dritta. L’educazione è saldamente nelle nostre mani, perché siamo noi che prepariamo il terreno, aiutiamo, diamo gli alimenti adatti a uno sviluppo armonico della personalità dei nostri figli, allievi, educandi. Certo, è vero, non manca anche nel nostro bimbetto l’inclinazione al male, ma noi siamo certi che il peccato non ha totalmente pervertito l’uomo fino a distoglierlo irreparabilmente dalla via del bene. Metodo Preventivo Positivo vuol dire, dunque, illuminare – per tempo – le strade che portano al bene, al bello, al buono; percorrerle insieme con i nostri figli, sicuri che riusciremo nel difficile ma entusiasmante compito di formare delle personalità mature, autonome, responsabili.