Mai bugie, nemmeno quelle pietose

 

“Dicevi allo zio che la sua nuova cucina era bella, che ti piaceva; ma a papà, poi, hai riferito che ha molti difetti, che è troppo tecnologica, che proprio non la vorresti mai”. Così la bambina alla mamma la sera, mentre – già nel lettino – racconta le cose importanti della giornata. La mamma toccata nel vivo non può negare: “È vero… Non volevo offendere lo zio… Era orgoglioso del suo acquisto e non ho avuto il coraggio di esprimere il mio parere… In questo caso era più importante essere gentile che sincera”. “Ma, allora, qualche volta si possono dire le bugie!”, sbotta la bimba dopo un attimo di pausa. A questo punto chiunque sarebbe stato in difficoltà; ma questa mamma trova una buona, anche se non perfetta, spiegazione (vedremo poi come la potrà migliorare): “Talvolta capita che non si possa manifestare apertamente la propria opinione, soprattutto quando non si vuol offendere o far soffrire le persone che parlano con noi e che si aspettano una parola di approvazione, di sostegno o di conforto. E allora, diciamo una “bugia pietosa”… che è pur sempre una bugia, ma in alcuni casi è necessaria”.

La bimba è un poco confusa, ma vuole cercare di capire e: “Mamma, mettiamo che venga a trovarmi la mia amica del cuore con un paio di scarpette appena comprate… se a me non piacciono proprio, devo dire una “bugia pietosa” e sostenere che sono stupende e che le stanno benissimo?”. La mamma ora è in panico: non può rispondere che va bene mentire, ma non può nemmeno consigliarla di esprimere quello che pensa, proprio per evitare di ferire l’amica. Prende fiato e cerca una risposta; sa che, anche in questa situazione, c’è l’altro lato della medaglia, che qualcosa di buono si può sicuramente proporre e – modificando quanto affermato prima – risponde: “Non potresti osservare con uno sguardo affettuoso la tua amica e le sue scarpe e trovare qualcosa di bello? Prova ad immaginare…”. “Si mamma, la mia amica è contenta per la sua spesa; poi quelle scarpe hanno dei lacci colorati ultramoderni che sono proprio super, la cucitura in evidenza che oggi è di moda, il tacco largo che piace a me, ecc.”. “Brava! Dille qualcosa di carino e non affatto le bugie. Da ora in poi, lo farò anch’io e cercherò sempre di “vedere” il positivo, ben sapendo che i gusti sono personali, per cui quel che è piacevole per me, magari non lo è per te. Quindi, mai bugie, nemmeno quelle “pietose”.