Generare la Vita vince la crisi

 

Trecentomila Euro, ecco quanto costa crescere un figlio! E si tratta solo delle pure spese di mantenimento! I calcoli sono stati fatti nel 2012, dopo un anno forse si possono rifare aumentando il preventivo di spesa. E allora? Allora per troppo tempo abbiamo pensato che “tagliare” i figli ci avrebbe fatto stare economicamente meglio: meno figli = meno spese. Una volta i figli erano considerati dono del Signore e accolti come tali. Dal punto di vista economico – poi – erano “un investimento”, sapendo che già da piccoli avrebbero contribuito alle faccende di casa e, una volta cresciuti, con un lavoro stabile avrebbero portato un introito importante. La famiglia era bella perché ricca di numerosa prole… e ogni figlio era accolto sapendo che la Provvidenza avrebbe aiutato anche il nuovo venuto. “Regordèt chè ogni pi ‘l ve col sò caagnì” (ricordati che ogni piccolo arriva col suo cestino), così la mia mamma, quando un po’ preoccupato le ho detto dell’arrivo del terzo figlio.

Oggi, invece, avere un figlio è un “diritto” che i genitori hanno … Se ne vogliono fruire, quando ne vogliono fruire e assolutamente che sia perfetto; se non lo fosse, sarebbe un’onta per la famiglia, un impegno terribile, per noi e lui, un infelice per tutta la vita; dunque è meglio saperlo prima … ed eliminarlo. Chi legge comprende con quanta difficoltà ho scritto le ultime parole, ma è la cruda verità.

È certamente ora di cambiare e di affermare con chiarezza che alla base del declino complessivo sta il troppo a lungo applaudito declino demografico. I nostri paesi si spopolano, laddove nascevano in un Comune cento bambini l’anno, ora ne nascono 15/20. In questa situazione come si può pensare di emergere dalla crisi? di ricominciare a produrre? di “far girare” la ruota dell’economia? Solo ritornando ricchi nel numero dei nati usciremo dalla crisi. Si dice che manca il lavoro, quindi si fanno meno figli; No, è ora di dire che per troppo tempo si è puntato sulla riduzione della natalità per cui ora manca il lavoro.

“Generare la vita vince la crisi” questo hanno detto i Vescovi italiani (messaggio per la XXXV giornata della vita) affermando che privare la nostra società “dell’insostituibile patrimonio che i figli rappresentano, crea difficoltà relative al mantenimento di attività lavorative e imprenditoriali importanti per il territorio e paralizza il sorgere di nuove iniziative”.

L’Italia si indirizzerà sulla strada del sostegno alla natalità? C’è da sperare che le parole dei Pastori siano ascoltate dalle coppie italiane (credenti e non); ma anche dalla classe dirigente emersa dalle urne. Mi sembra una scelta obbligatoria diversamente il fallimento è alle porte. Se la politica si renderà conto che valorizzare il capitale umano è produttivo di ricchezza arriverà anche a capire che sostenendo la famiglia si investe in un futuro migliore. Questo ci auguriamo, perché sono i figli (e nel mio caso, anche i nipoti) che ci danno gioia, voglia di agire, impegno per superare le difficoltà, ragioni per vivere… e chi più ne ha, più ne metta.